lunedì 14 giugno 2010

La Porta d'acqua non risolve le carenze del lido (Giovanni Battista Vianello)

 Venerdì mi sono ritrovato tra lo sparuto gruppo di lidensi presenti alla cerimonia di inaugurazione della nuova Porta d'acqua. Sindaco, sovrintendente, assessori e presidenti di controllate con lo strascico di consiglieri e dignitari hanno recitato il proprio discorso di maniera incassando i battimani d'obbligo. Poi al taglio del nastro il sindaco ha voluto un bimbo, per rievocare la propria l'infanzia perduta. La struttura celebrata, opera del giovane architetto Pierpaolo Fugali, è bella e trovo pretestuoso incattivirsi sull'altezza del tetto a vela. Ma 50 miliardi! Parlo di vecchie lire per rendere meglio l'idea. Approdi esposti alle intemperie e insicuri ce li siamo sciroppati per decenni senza un minimo di attenzione ed ora ci ripagano colla «Porta d'acqua», il biglietto da visita che farà grande il Lido. Non mi inoltro sulle carenze funzionali della struttura (che sperimenteremo in seguito) per restare sull'entità della spesa. Quando scarseggiano le risorse e si vendono pezzi di città per far quadrare il bilancio, le spese dovrebbero esser fatte con una scaletta di priorità, che parte dall'essenziale per arrivare al superfluo. Alcuni mesi fa mi fu detto che non si potevano ridisegnare 25 stalli di sosta a lisca di pesce piuttosto che a pettine, pur riconoscendone l'utilità, perché non c'erano quattrini neanche per la vernice. Da ci è facile dedurre che l'intera segnaletica orizzontale dell'isola resterà in- compiuta fino al verificarsi di un evento eccezionale, come fu la prima tappa del centenario del Giro d'Italia. Ritornando al nuovo terminal, potenziato con sei linee urbane, pi tre turistiche, esso scaricherà in un'ora di punta oltre cinque mila persone, che si accalcheranno in parte sui soliti bus e in parte sul piazzale, dove nessun agente dell'esiguo corpo di polizia municipale osa avventurarsi. Mi chiedo allora perché nessuno, tra le autorità, si sia fatto carico del caos che ci sarà negli attraversamenti, specie su quelli pedonali obbligati tra via Corf e via Perasto, a seguito della deviazione del traffico dalla rotatoria di piazzale Santa Maria Elisabetta. Come come farà un diversamente abile ad esser accompagnato al mega imbarco privo di aree di sosta? E la Soprintendente Renata Codello, tra le pi animate sostenitrici dell'opera, ha mai provato a montare su un nostro bus nelle ore di punta? a mai provato verificare i sorpassi azzardati che i conducenti de nostri bus sono costretti a compiere per evitare comitive trasognati che zigzagano su straripanti quadricicli? a mai provato ad avere bisogni fisiologici in prossimità di imbarco su linee pubbliche? a mai provato girare in bicicletta e posteggiarla in piazzale e sugli accessi alle spiagge. Provi a farlo.