sabato 4 dicembre 2010

ELENCHI

Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido e il Movimento per la difesa della sanità pubblica hanno stilato un elenco, nello spirito dell’operazione culturale di Saviano e Fazio,  nei valori quindi di legalità, democrazia, rispetto; rispetto anche del diritto fondamentale alla salute e alla salvaguardia del  proprio territorio (svenduto e devastato per l’interesse di pochi).

ELENCO DI COSA CI COSTA IL NUOVO PALAZZO DEL CINEMA:
- Abbattimento della storica pineta, del filare di lecci e di parte delle alberature del parco vincolato dell’ex Casinò (per un totale di 130 piante d’alto fusto).

- Svendita delle aree dell’ex Ospedale al Mare, patrimonio di enti pubblici  e frutto anche di donazioni filantropiche.
- Abbattimento del Monoblocco (nonostante le promesse), il cui recente restauro è costato 5.6 milioni di euro (fondi pubblici).
- Perdita dell’idroambulanza fissa a San Nicolò, della piscina per talassoterapia, della radiologia, dei 2 posti letto di sub-intensiva, dei medici rianimatori per le urgenze ed emergenze, del day-surgery.
- Utilizzo per altri scopi dei 23 milioni di euro che dovevano potenziare i servizi sanitari dell’isola.
- Concessione a privati dell’arenile davanti all’ex Ospedale al Mare (una delle pochissime spiagge libere rimaste al Lido).
- Cementificazione dell’area verde della Favorita.
- Realizzazione di una mega-darsena (“porto turistico internazionale”) lungo la diga di San Nicolò, lato spiaggia.
- Distruzione di una parte rilevante dell’area SIC (Sito di Interesse Comunitario) di San Nicolò, una delle ultime zone litoranee dell’alto Adriatico che l’Europa ci impone di mantenere in un favorevole stato di conservazione.
- Realizzazione di una lunata in prossimità del faro di San Nicolò, già bocciata nel 2004 dal comitato di esperti di Comune e Provincia in quanto poco efficace nella riduzione delle maree e giudicata dall’ex Ministro Lunari pericolosa per l’inquinamento delle spiagge, ma ora funzionale alla mega-darsena progettata.
- Perdita di uno degli ultimi luoghi naturali di pace e tranquillità del Lido.
- Inquinamento delle spiagge dell’isola (in particolare nella sua porzione più settentrionale) con pesanti ricadute sul turismo balneare.
- Probabile perdita della bandiera blu recentemente assegnata al Lido.
- Aumento esponenziale del traffico veicolare nell’isola.
- Intasamento del servizio pubblico di ferry-boat già oggi al limite del collasso.
- Nomina da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri di un Commissario straordinario (Protezione Civile) con poteri su tutta l’isola e su quella della Certosa di deroga alle normali ed istituzionali attività che competono agli enti locali e alla legislazione vigente.
- Approvazione, nell’ambito del commissariamento, di progetti speculativi, quali quello sul vincolato Parco delle Rose e quello sul monumentale forte ottocentesco di Malamocco (costruzione di una trentina di villette, un albergo, una “spa”, un’immancabile piscina).
- Limitazione della volontà popolare espressa da oltre 8.000 firme a sostegno del Monoblocco e dell’ambiente.
- In complesso un’operazione finanziaria che favorisce enormemente gli interessi privati a scapito del bene pubblico.

ELENCO DI COSA SI OTTIENE:
- Una sala cinematografica da 2.500 posti, la cui utilità per il rilancio della Mostra del Cinema di Venezia è stata, oltretutto, pubblicamente contestata da operatori del settore (tra cui Adriano Donaggio, docente ed esperto di comunicazione e organizzazione di eventi culturali) e da prestigiose personalità del mondo culturale (tra cui Amerigo Restucci, Rettore dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e Consigliere de La Biennale di Venezia).

ELENCO DI COSA SI CHIEDE:
- Il ritiro del bando di gara per la vendita dell’ex Ospedale al Mare, la salvaguardia del Monoblocco, la tutela delle peculiarità ambientali del Lido e l’avvio di nuovi  progetti  per l’effettivo rilancio della Mostra del Cinema di Venezia e l’effettiva valorizzazione dell’isola.
- Le dimissioni del Commissario Straordinario Vincenzo Spaziante per palese inadempienza del mandato (la costruzione del nuovo Palazzo del Cinema per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia – attualmente c’è solo una grande voragine).

Venezia, dicembre 2010